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Il libro trae origine dalle ricerche filologico-etimologiche del lessico cristiano che fu oggetto del dottorato di ricerca dell'autrice in Filologia slava e balcanica presso l'Università degli studi di Padova nel 1982. Nella tesi di dottorato "I nomi delle feste cristiane nelle lingue slave", discussa con il chiarissimo prof. Natalino Radovich, correlatore il chiarissimo prof. Giovanni Battista Pellegrini, furono analizzati i termini delle feste cristiane in tutte le lingue slave con particolare riguardo ai termini appartenenti al sostrato precristiano, pagano, i più interessanti dal punto di vista linguistico, in contrasto con i termini ufficiali, in gran parte calchi dal latino e dal greco.

Un'analisi del genere per i termini della gerarchia ecclesiastica in tutte le lingue slave risultò molto difficoltosa, specialmente per le singole Chiese ortodosse ed in particolare per i termini dei vertici della gerarchia ecclesiatica, come p. es. il vescovo, il patriarca, l'esarca ecc., che potevano in diverse condizioni storiche cambiare di significato. L'autrice decise perciò di restringere il campo di ricerca allo sloveno, utilizzando però il materiale raccolto per le altre lingue slave, quando lo imponevano le necessità etimologiche.

Si rivelarono particolarmente interessanti i testi del Cinquecento, dell'inizio cioè della letteratura slovena vera e propria, sorta in epoca protestante. In questo senso le furono di valido aiuto i materiali raccolti della Commissione per i dizionari storici della lingua slovena dell'Accademia delle Scienze e delle Arti slovena (SAZU) che le mise a disposizione i cataloghi di quasi tutte le opere più importanti del periodo protestante.