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Il libro presenta i lavori teatrali d'ispirazione classico-mitologica di Junije Palmotić (1607-1657), il più fertile drammaturgo raguseo del Seicento. Di lui ci sono pervenute 14 opere teatrali, ma la sua opera complessiva ammonta a ben 50.000 versi! Egli però non eccelle per l'originalità, gli manca la capacità di creare lavori autonomi che non dipendano da fonti letterartie altrui. S'ispira così per i lavori di carattere classico-mitologico per la maggior parte a poeti epici latini (Virgilio, Ovidio, Valerio Flacco e Stazio), in minor misura a quelli greci (Apollonio Rodio). Per i drammi cavallereschi attinge al Tasso e all'Ariosto, ma pure a fonti slave. Nonostante la mancanza di originalità si distingue per la melodiosità e la purezza del linguaggio. Avendo preso a modello poeti classici greci e latini non può non adeguarsi ad uno stile consono a questi autori. Egli pone così le basi per la lingua letteraria croata dei secoli successivi. Il suo repertorio teatrale fa seguito ad una già ricca tradizione teatrale ragusea rinascimentale del Cinquecento e si apre negli ultimi lavori ad uno sfarzoso teatro barocco.