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Il libro è la prima monografia su Ante Tresić-Pavičić (1867-1949), personaggio di grande rilevanza nella storia della cultura e letteratura croata e sicuramente il più fertile dei letterati croati nel periodo dal 1895 al 1914, in seguito, per ragioni ideologiche, molto trascurato dalla critica letteraria croata.

Tresić-Pavičić è scrittore dalla produzione vastissima che abbraccia un po' tutti i generi letteerari: la lirica, la narrativa, la saggistica, il teatro. Fu inoltre ottimo traduttore di poeti italiani: Dante, Petrarca, Tasso, Leopardi, Carducci. Ebbe dei grandi meriti per aver introdotto per primo in croato nelle versioni di Dante la terzina dantesca ed aver usato nelle sue poesie i più disparati metri classici, tanto da essere definito il "Carducci croato". Profonda era la sua conoscenza del mondo classico tanto da cimentarsi in un dramma di vaste proporzioni la tetralogia Finis rei publicae in cui affrontò la congiura contro Giulio Cesare e la sorte dei congiurati. Di quest'opera fece in seguito un'ottima autoversione in italiano.

Ma Tresić fu soprattutto poeta-filosofo che in tutto il suo percorso poetico andava alla ricerca della Verità Ultima. La risposta la troverà al momento della nascita dei propri figli, avuti in età matura, vero scopo della sua vita.

Da non dimenticare che Tresić fu anche personaggio politico di notevole importanza, per cui vasta fu anche la sua produzione di carattere storico-politico. Dopo la prima guerra mondiale ricoprì la carica di Ministro plenipotenziario di Jugoslavia a Madrid e fu poi ambasciatore a Washington fino al 1927. Fu proprio questo periodo della carriera di diplomatico che gli attirò le critiche del governo di Belgrado, per cui fu costretto a ritirarsi a vita privata nella sua splendida villa di Spalato, dove continuò ad essere attivo dedicandosi alla sua ultima raccolta poetica Plavo cvijeće (Fiori azzurri) ed ad uno scritto storico-politico di notevole importanza Budućnost južnih Slavena (Il futuro degli Slavi meridionali).

Questa prima monografia su Tresić-Pavičić cerca di rivalutare l'opera poetica dell'autore a lungo ingiustamente dimenticato.